Vero o falso: il miele fa dimagrire?

 

Miele

 

 

“Bastano 2 cucchiaini di miele alla sera per perdere fino a 3 kg di peso in una settimana” questo è l’accattivante slogan che trionfa nei network negli ultimi mesi.

 Tale affermazione non è a sé stante, ma fa riferimento ad un vero regime dietetico, la dieta del miele, ideato dal nutrizionista McInnes, il quale suggerisce di sostituire lo zucchero bianco comune (il saccarosio) con il miele. Il miele infatti è un ottimo alimento che oltre agli zuccheri (fruttosio e saccarosio) contiene anche vitamine e minerali, spesso mancanti nello zucchero raffinato; inoltre il maggior potere dolcificante permette di utilizzarne una minore quantità per zuccherare le bevande o i dolci.

 

Ma oltre allo zucchero, quali altri alimenti la dieta del miele suggerisce di evitare?

Il regime di McInnes prevede l’eliminazione di farina bianca e derivati, pane, pasta, cioccolato, alcolici, zucchero e bevande zuccherate.

 

E cosa invece è permesso?

Tutti gli alimenti proteici senza particolari restrizioni e occasionalmente i dolci che contengano il miele in sostituzione allo zucchero. La dieta del miele si può quindi definire una dieta proteica in quanto esclude tutte le fonti di carboidrati o zuccheri, ad eccezione del miele.

 

Particolare importanza viene data soprattutto al “rito” dei due cucchiaini di miele prima di coricarsi. Perché?

Secondo McInnes il miele previsto dalla dieta è sufficiente per soddisfare il fabbisogno giornaliero cerebrale di glucosio. La maggior parte dei tessuti e degli organi dell’organismo preferiscono utilizzare lo zucchero come fonte primaria di energia, tuttavia in un regime dietetico fortemente ipoglicidico lo zucchero viene metabolizzato in via prioritaria dal cervello, mentre gli altri organi sono costretti a “bruciare” i lipidi del tessuto adiposo per ricavare energia, con conseguente dimagrimento dell’organismo.

Il miele però…

Il miele però, essendo un alimento ricco in zuccheri, determina la secrezione dell’insulina, ormone deputato al controllo dei livelli di zucchero nel sangue, favorendo l’ingresso degli zuccheri nelle cellule e la trasformazione dell’eccesso dei carboidrati in grassi, bloccando l’utilizzo dei lipidi già presenti nel tessuto adiposo.  

 

In conclusione:

Il programma alimentare della dieta del miele prevede quindi un’importante calo ponderale. Ma questo non dovrebbe stupire, in quanto un programma dietetico fortemente restrittivo e iperproteico comporta di per sé un calo ponderale, non strettamente correlato all’assunzione giornaliera di miele. 

E’ bene sottolineare che la dieta del miele non è un regime dietetico consigliabile e come tutte le diete fortemente sbilanciate (Dukan, dieta Tisanoreica), anche quella del miele deve essere seguita per periodi limitati (una o due settimane) e seguita da un’introduzione graduale dei carboidrati.

Inoltre un eccessivo introito di proteine si traduce in un accumulo di grassi nel tessuto adiposo con risultati opposti a quelli sperati, oltre ad effetti indesiderati come un eccessivo sovraccarico di “lavoro” ai reni e carenze vitaminiche dovute all’esclusione della frutta dalla dieta.

 

Quindi, possiamo affermare:

  • SI’ al miele, in particolare in sostituzione allo zucchero bianco o di canna anche durante reggimi dietetici ipocalorici.
  • NO alla Dieta del miele!

 

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Fonte: http://www.benessere360.com/dieta-del-miele.html

 

 

 

 

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